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Essere Umano
Quello che abbiamo dimenticato
"Il Glossario"
Spesso pensando alla caratteristica tipica della nostra specie, il primo pensiero è il linguaggio; ma esso non è affatto legato a caratteristiche genetiche, è una funzione sviluppata più tardi, ed è culturale e non biologica. Altri rispondono che la caratteristica tipica della nostra specie è la capacità di adattamento; ma anche questa è un effetto della nostra peculiarità di specie, che è di essere gli animali più sensibili del pianeta.
In che senso?
Non siamo la specie dotata dei sensi migliori. Molti animali hanno vista, udito, olfatto migliori di noi; altri hanno un’epidermide più funzionale, arti più robusti o organi a noi sconosciuti, come ali o branchie. Però noi siamo la specie che usa i propri sensi per raccogliere informazioni sulle diversità ambientali, e usiamo queste informazioni per adattarci. Siamo capaci molto più di altre specie di abitare luoghi molto diversi, e di trovare lì risorse adatte, perché reagiamo immediatamente alla minima differenza di temperatura, umidità, luce, aria e terreno, configurando il nostro modo di vivere in maniere impossibili per altre specie; abbiamo a disposizione anche un’innumerevole dote di emozioni da comunicare a seconda delle differenze riscontrate intorno a noi.
La nostra adattabilità è il risultato di una stupefacente sensibilità alle differenze ambientali, e alla capacità di comunicarle ai nostri simili.
Però abbiamo costruito una cultura che tende a soffocare questa sensibilità, svalutata da strumenti tecnologici, strutture economiche e sociali, culture disumane. Il risultato è stato diventare parassiti del nostro pianeta, violenti contro i nostri simili, discriminanti per ogni differenza altrui valutata meno delle proprie caratteristiche.
Eccola, la definizione di essere umano: l’essere vivente più sensibile del pianeta, ma che lo ha dimenticato.
Lorenzo Gasparrini - Filosofo Femminista
Instagram: @lorenzo.gasparrini
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